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Te’: foglie preziose per una pausa di… benessere

Te’: foglie preziose per una pausa di… benessere

E’ la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua. Ha un sapore leggermente amaro ma gradevole. Il tè viene ricavato dalle foglie di una particolare pianta, la “Camelia Sinensis”, un arbusto sempre verde e ramoso.
Le foglie di questo arbusto, la cui raccolta avviene due volte l’anno, vengono “accartocciate” e messe ad essiccare.
La coltivazione avviene principalmente in Cina, India, Giappone e Kenia. Il suo utilizzo risale al III secolo: i primi ad usarlo furono le comunità dei monaci buddisti e successivamente il popolo cinese. Nel corso dei secoli poi, questa bevanda divenne molto popolare anche in Europa, fino a diventare una vera e propria icona delle tradizioni inglesi. Era considerata principalmente la bevanda dei “ricchi” che la servivano in preziose tazze di porcellana e “rigorosamente” alle 5 di pomeriggio.

I TIPI DI TE’

TE’ BIANCO: (non fermentato): del raccolto si usano solo le primissime foglie. L’infusione che si ottiene è chiara e dal gusto sottile. È un tè delicato e non semplicissimo da apprezzare.

TE’ VERDE (o non fermentato): è il tè più bevuto in Cina e in Giappone. La naturale fermentazione viene bloccata con la cottura delle foglioline appena raccolte. In questo modo si preservano gli oli essenziali e gli antiossidanti naturalmente contenuti nella foglia.

TE’ OOLONG (semifermentato): ancora poco conosciuto in Europa, la sua fermentazione viene bloccata prima che il processo sia giunto a compimento. È chiamato anche tè della bellezza poiché, secondo l’antica farmacopea cinese, ha la caratteristica di sciogliere i grassi e disintossicare l’organismo.

TE’ NERO: è il tè più conosciuto e consumato al mondo. Le foglie di tè vengono messe ad appassire su vassoi speciali per essere poi lavorate in modo da liberare gli oli essenziali che, a contatto con l’aria e l’ossigeno, avviano il naturale processo di fermentazione.

TE’ PU-ERH: famiglia di tè che comprende diverse varietà in foglie sfuse, compresse in mattonelle o in pani. In Europa è conosciuto come tè rosso o post fermentato. Il tè della longevità ha proprietà terapeutiche, antiossidanti e digestive. Rinfrescante e a basso contenuto di teina, è ideale per chi ama i sapori definiti e pronunciati.

PROPRIETA’ DEL TE’

Ma……..perché il tè fa bene?
Il tè è un antisettico naturale, dove passa, disinfetta: cavo orale, vie urinarie e favorisce la digestione. Ma le caratteristiche variano a seconda della tipologia.
Qualche esempio? “Il tè bianco ed il tè verde contengono epigallocatechina, un antiossidante dalle proprietà antitumorali. Altri antiossidanti chiamati flavonoidi, presenti sia nel tè verde sia in quello nero, sono considerati armi molto efficaci nella prevenzione delle cardiopatie ischemiche. Il tè verde è antisettico e dimagrante, mentre il tè Oolong drena le scorie metaboliche e consente un dimagrimento ormonale, quello cioè legato al gonfiore, alla cellulite e i problemi di grasso localizzato tipicamente femminile.
Il tutto con pochissima caffeina. Poi c’è il Pu-erh, o tè della longevità, in grado di riequilibrare le energie yin e yang, per esempio durante il ciclo femminile. È molto utile anche per favorire la digestione e aiuta a combattere il mal di testa “da stress”. Studi condotti a partire dagli anni ’70 hanno confermato quello che la medicina cinese sosteneva da tempo, cioè che questo tè protegge da patologie cardiovascolari e tumorali, contribuisce a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, elimina le tossine, è antiossidante, lenisce le infiammazioni, tiene sotto controllo la pressione sanguigna, favorisce la digestione, scioglie il catarro e aiuta a recuperare l’equilibrio dopo un eccesso di alcool.
Anche nella lotta al fumo, come disintossicante e contro l’obesità e il colesterolo, il tè si è rivelato un ottimo alleato del benessere.

TE’ E PREVENZIONE

Il tè riduce il rischio di cancro perché questa bevanda ha la caratteristica di poter prevenire la formazione delle cellule cancerogene grazie all’alto numero di polifenoli. Il tè verde inoltre si è rivelato molto efficace per combattere la leucemia, grazie all’ EGCG (epigallocatechine-gallato), che ha un potere ossidante 20 volte maggiore rispetto alla Vitamina E nel proteggere i lipidi del cervello. I polifenoli sono anche utili per inibire l’assorbimento del colesterolo nel sangue, a prevenire la formazione di grumi nel flusso sanguigno e anche a raccogliere e disattivare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare che possono portare problemi cardiovascolari, tumori, infiammazioni, artriti oltre al morbo di Alzheimer e al Parkinson. Inoltre, chi beve frequentemente tè ha un rischio ridotto di sviluppare ipertensione. Il tè verde combatte anche efficacemente la cellulite perché “limita” l’assorbimento dei grassi e berlo regolarmente per 10 anni, sembra possa fare aumentare del 5% la densità minerale e proteggere le ossa dall’osteoporosi.

PREPARAZIONE DEL TE’

Il tè vanta numerosi effetti benefici ma per poter godere appieno delle sue qualità, occorre prestare attenzione alla sua preparazione: infatti la durata dell’infusione con cui si prepara la bevanda ne determina i benefici. Se la “bustina” viene immersa per 2 minuti l’effetto sarà sicuramente eccitante perché nei primi 60 secondi dalle foglie di tè viene estratta principalmente la caffeina; trascorsi alcuni minuti invece, dopo aver lasciato la bustina immersa per almeno 5 o 6 minuti, si può beneficiare di un effetto “tranquillante” poiché alla caffeina subentra l’acido tannico che “la disattiva” combinandosi con essa.
I tempi di infusione nella preparazione del tè variano dai due o tre minuti per i tè verdi, fino a 5 minuti per i tè neri. Il tè nero va bevuto appena fatto, mentre il tè verde può “usufruire” di qualche minuto in più. Sicuramente le bustine sono più pratiche delle foglie, tuttavia se si vuole gustare una bevanda “ad hoc”, occorrerà prediligere “le foglioline”, meno esposte all’aria e più ricche di aroma. Molte persone tendono a consumare il tè con un goccio di latte e allora, in questo caso, meglio versarlo prima nella tazza, così il latte si raffredda un po’ e si evita la coagulazione della caseina.