Dislipidemie: approccio dietetico per la prevenzione e la cura
Le dislipidemie sono un’alterazione della quantità dei grassi o lipidi normalmente presenti nel sangue. Le alterazioni più comuni riscontrate sono le ipertrigliceridemie dove ad essere alterato è il livello dei trigliceridi, in particolare i valori superano i 190mg/dl e le ipercolesterolemie dove invece l’alterazione riguarda i livelli di colesterolo quando superano i 200mg/dl.
Una delle conseguenze più preoccupanti delle dislipidemie, soprattutto degli aumentati livelli di colesterolo nel sangue, è rappresentata dall’aterosclerosi, un processo che consiste nella deposizione di grassi e conseguente formazione di placche sulle pareti delle arterie fino a ostruzione dei vasi stessi ed insorgenza di patologie quali infarto e ictus. Ipertensione arteriosa, diabete, fumo sono fattori di rischio che possono maggiormente predisporre al rischio cardiovascolare di un soggetto ma anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel processo aterosclerotico sia nella prevenzione che nelle normalizzazione di un quadro lipidemico alterato.
Per prevenire la formazione di placche, soprattutto laddove sono presente altri fattori di rischio che predispongono alle malattie cardiovascolari, è necessario limitare l’apporto di cibi ricchi di colesterolo con l’alimentazione e questo perché il colesterolo è tra i principali elementi che costituiscono la placca aterosclerotica. Gli studi hanno dimostrato che i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, nel sangue sono direttamente correlati con il rischio cardiovascolare. L’alimentazione deve essere ricca di cereali, vegetali, legumi, frutta e fibre ed è altresì importante praticare un’attività fisica che riduce il rischio di mortalità cardiovascolare. E’ stato infatti evidenziato che praticare attività fisica, che aumenta il colesterolo HDL, cosiddetto colesterolo “buono”, del 10%, riduce i trigliceridi di circa il 30% e ha effetti benefici sull’ipertensione arteriosa lieve.
Alimentazione e attività fisica giocano quindi un ruolo importante nella prevenzione delle dislipidemie ma sono altresì fondamentali per normalizzare un quadro lipidemico alterato (colesterolemia e trigliceridemia) o migliorare l’efficacia della terapia farmacologica per queste patologie. Esistono delle regole specifiche per la dieta: i grassi non devono superare il 30% delle calorie totali o il 25% se sono presenti più dislipidemie. Tra i grassi devono essere preferiti gli acidi grassi monoinsaturi che per esempio sono presenti nell’olio extravergine di oliva e polinsaturi della serie omega-3 del pesce e omega-6 degli oli vegetali. Devono essere invece evitati gli acidi grassi saturi presenti in burro, lardo, panna, formaggi, carni grasse e insaccati. Sono altresì da evitare, soprattutto in caso di ipercolesterolemia, gli alimenti che contengono elevati livelli di colesterolo quali per esempio l’uovo e tutti i preparati con uova, i formaggi grassi in particolar modo quelli stagionati, le carni rosse e le frattaglie come fegato, rene, cuore, cervello, i crostacei (calamari, aragoste, gamberi, etc.).
Nel caso in cui siano alterati i trigliceridi oltre a limitare l’assunzione dei grassi è utile tenere sotto controllo l’apporto di alimenti ricchi in zuccheri semplici quali dolci, gelati, miele, caramelle, frutta secca e sciroppata, bevande zuccherate e confetture che non devono superare il 10% delle kcal totali. Anche per quanto riguarda la frutta fresca, è indicato limitarsi all’assunzione di 2 frutti al giorno evitando il consumo di quella molto zuccherina (fichi, cachi, uva, banane e mandarini), in quanto gli zuccheri oltre ad aumentare i livelli di glicemia, possono aumentare anche i livelli di trigliceridi.
I carboidrati complessi (pasta, pane, patate, etc.), devono essere utilizzati con moderazione e non superare il 50% delle kcal totali e deve essere evitato l’uso di bevande alcoliche (vino, birra, etc.) e superalcolici. Per quanto riguarda le fonti proteiche meglio prediligere le carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) alle carni rosse (vitello, cavallo, etc.) e in generale preferire il consumo di pesce magro (merluzzo, sogliola, orata, etc.) e ricco di omega 3 (salmone). L’apporto di fibre deve essere pari a 30gr al giorno soprattutto solubili, presenti in legumi e frutta fresca (buccia mela, pera, prugne) in quanto quest’ultime hanno un effetto ipocolesterolemizzante e ipoglucidico.
EasyDiet propone una serie di diete per le dislipidemie che soddisfano fabbisogni calorici da 1200 kcal a 2000 Kcal e alcune ricette ideali per prevenzione e cura delle dislipidemie
EasyDiet propone, inoltre, alcune ricette consigliate per soggetti con dislipidemie: melenzane e zucchine alle erbe aromatiche, nasello in gratella con pomodori, insalata di cereali e pesce, pasta con sugo al tonno, pasta con tonno e cipolla, pasta e fagioli.